A margine del ricordo di Sergio Ramelli, anche Daniela Santanchè ha voluto lasciare un commento molto diretto pure sui saluti romani e la posizione di FdI.
In attesa di conoscere quello che sarà il suo futuro nell’ottica del processo per il caso Visibilia dopo il primo round andato in scena, Daniela Santanchè è tornata a parlare a margine del ricordo di Sergio Ramelli, giovane militante del Fronte della gioventù ucciso 50 anni fa dopo un’aggressione di Avanguardia operaia. La Ministra del Turismo ha commentato la vicenda facendo eco alle parole della Premier Meloni.

Giorgia Meloni: le parole su Ramelli
Tramite un messaggio social, Giorgia Meloni ha voluto ricordare la morte di Sergio Ramelli: “Un mese e mezzo fa il mio governo ha voluto dedicare un francobollo alla memoria di Sergio Ramelli, per noi un gesto molto più che simbolico: significa affermare che la sua vicenda e la sua morte sono un pezzo di storia d’Italia con cui tutti a destra e sinistra devono fare i conti”, le parole della Premier.
“Oggi quella memoria inizia a essere più condivisa, nel tentativo di ricucire una ferita profonda che deve accomunare tutte le vittime innocenti dell’odio e della violenza politica”, ha aggiunto la Presidente del Consiglio. Nel suo messaggio, la Meloni ha tenuto anche a sottolineare: “Ci tenevo moltissimo a esserci in questo anniversario così importante, siamo reduci da giorni intensi nei quali la scomparsa del Santo Padre ci ha portato a riflettere su temi profondi, ed è terribilmente difficile accostare questi valori alla vicenda di Ramelli. Cinquanta anni fa si spegneva la sua giovanissima vita, una morte brutale quanto assurda divenuta un simbolo per i militanti di destra“.
Il pensiero di Daniela Santanchè sui saluti romani e FdI
Alle parole della Meloni hanno poi fatto eco quelle di Daniela Santanchè che ha preso una posizione molto netta a proposito delle manifestazioni dell’estrema destra in ricordo di Ramelli.
Secondo la Ministra, tali manifestazioni con il presente e i saluti romani in ricordo di Sergio Ramelli “non appartengono al nostro movimento politico di Fratelli d’Italia, non è certo il nostro elemento distintivo, niente di tutto questo può essere riconducibile a noi. Se poi ci sono altri che fanno questo mi dispiace perché sbagliano e non aiutano questo a pacificare”. Sono state queste le parole della Santanchè a margine di un evento in Regione Lombardia a proposito del 19enne militante del Fronte della Gioventù morto 50 anni fa dopo l’aggressione di un gruppo di Avanguardia Operaia.